Prima di andare, fermatevi a bere una birra da Malepica. Non ordinate nulla da mangiare: rischiereste di rovinarvi l’esperienza culinaria da O Churruncho. Malepica sembra una casa di ex studenti fuorisede a Bologna, con un’accoglienza spontanea che non cerca di essere altro se non un buon bar di quartiere. Nessuna musica di sottofondo pretende di dare istruzioni sul mood; il vociare alto dei tavoli e il rumore dei wok che friggono in cucina ribadiscono la sua autenticità. Due birre alla spina costano 7€.
O Churruncho: il menù tra ostriche e acciughe imperdibili

Da O Churruncho potete mangiare ottime ostriche. Non dimenticate di ordinare il pane: arriva freddo ma è buonissimo, in un unico grande pezzo. Il menù è presentato su una lavagnetta, accompagnata da tanti piatti extra come accessori, che la proprietaria vi fa scivolare sul tavolo con naturalezza. Le luci calde e l’ambiente familiare rendono tutto molto accogliente.
Se, come me, non capite bene lo spagnolo, vi daranno delle figurine con le foto dei piatti. Come in molti altri posti a Madrid, anche qui il personale non parla inglese, ma il linguaggio della cucina basta a spiegare tutto.
Il vino perfetto: Pazo Dubrianes Albarino per un’esperienza indimenticabile
Le ostriche sono buone, al punto che con 3,5€ potete sentire il mare. Quando arrivano le acciughe, immerse in un olio verde (un verde invitante, non un verde tossico), ringrazierete di non essere a dieta. Le acciughe, servite inaspettatamente calde, non sono aspre e si sposano perfettamente con quel pezzettone di pane freddo arrivato prima. Se poi abbinate tutto a una bottiglia di Pazo Dubrianes, Albarino, il bianco più costoso del menù a 35€ e con 13.5 gradi, l’esperienza diventa indimenticabile.
L’atmosfera di O Churruncho: calore spagnolo e autenticità
Qui la musica è su tre livelli. Il più basso è quello della musica spagnola di sottofondo. Subito dopo c’è il soffriggere dalla cucina. Con il volume più alto, però, domina il vociare dai tavoli, creando un’atmosfera vibrante e autentica.