Sono stato la prima volta in questo ristorante dopo che un amico me lo ha descritto come il miglior ristorante cinese di Bologna. E poi sono tornato dopo appena due giorni perché il mio amico aveva ragione.
Partiamo dal dire che il vibe è decisamente migliore rispetto alla media dei ristoranti cinesi della città. L’ambiente è molto illuminato (per fortuna con luci calde) e arredato in stile trattoria, con decorazioni sui muri che richiamano uno strano stile campagnolo orientale. Il servizio gentile e amichevole.
Ricordatevi di ordinare una porzione di riso perché i piatti segnati come piccanti lo sono davvero. Parola di uno che ha passato gli ultimi due inverni in Thailandia.
I wonton, in salsa piccante della casa, sono fatti a mano. Così come i ravioli, che sono preparati al momento, in una cucina a vista. Vi accorgerete della cuoca per via dei rumorosi timer che lascia suonare a lungo tra una preparazione e l’altra.
Il maiale brasato di Mao, che trovate nella prima pagina del menu, + decisamente il loro piatto forte. Un grasso che si scioglie in bocca e una timida dolcezza ti dicono: sposami, stiamo insieme per sempre!
Degno di nota anche il cavolfiore in padella. Fatevi consigliare sul livello di piccantezza desiderato, perché anche questo può mettere in difficoltà.
Per provare il tofu in un modo che vi lascerà piacevolmente sorpresi assaggiate quello fritto ripieno di aglio e il tofu di Mapo.
Consigliato per almeno 4 persone, in modo da poter condividere e provare più piatti.
